Malalai Joya, una voce dell'Afghanistan democratico

notizie sulla deputata afghana in lotta contro i fondamentalisti e i signori della guerra

giovedì 24 settembre 2009

I talebani "moderati" sono semplicemente quelli con cui la Cia riesce a fare accordi

Cristiana Cella intervista Malalai

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Inviato da Sostegno Malalai   Labels: interviste  

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Malalai Joya

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"Kabul"
F. Oreglio e D.Canossi per MJ

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Breve nota su Malalai Joya

Nel 2003 Malalai Joya, a soli 26 anni, fu eletta dai suoi concittadini come delegata alla Loya Jirga (Grande Assemblea) che doveva stilare la carta costituzionale del paese. Già allora Malalai prese la parola e, in un coraggioso discorso divenuto poi celebre, denunciò i crimini dei 'signori della guerra' che controllavano, e ancora oggi controllano, la Loya Jirga e i posti di comando del paese. Da quel giorno Malalai vive sotto scorta, è oggetto di continue minacce di morte e ha già subito vari attentati.

Nel settembre del 2005 si tennero le elezioni parlamentari afghane e, grazie al suo indiscusso radicamento nel territorio, alla sua attività di sostegno concreto alla popolazione, al suo impegno a favore delle donne, alla sua lotta per la democrazia e i diritti, Malalai fu eletta con largo consenso per rappresentare Farah, la sua provincia, nella Wolesi Jirga (la Camera dei Deputati afghana).

Malalai Joya è stata attivista di OPAWC (Organization of Promoting Afghan Women's Capabilities), una ONG che si occupa della promozione dei diritti delle donne e dei bambini organizzando gratuitamente corsi di alfabetizzazione, di formazione professionale, attività di microimprenditoria, orfanotrofi e ambulatori medici.

Il costante impegno civile e democratico di Malalai Joya è presto riconosciuto formalmente a livello nazionale ed internazionale, prima con il premio afghano "Malalai of Maiwand" nel 2001, poi con il premio "Donna dell’anno" assegnatole dalla Regione Val d’Aosta nel 2004 e con il premio per la pace coreano "Gwangju Human Rights Award" nel 2006.

Il 21 maggio 2007 la giovane deputata, con un atto del tutto illegale, è stata espulsa dal parlamento afghano per averne criticato la natura antidemocratica e fondamentalista e denunciato la presenza in esso di 'signori della guerra', trafficanti di droga e violatori dei diritti umani.

Nel luglio 2007 il Comune di Firenze ha conferito a Malalai Joya il "Giglio d'Oro" come riconoscimento al suo impegno contro il fondamentalismo e per la democrazia e i diritti. Nel settembre 2007 viene nominata per il premio Sakharov dal Parlamento Europeo. Nel febbraio 2008 le viene assegnato il premio "International Human Rights Film Award" a Berlino. Nell'ottobre 2008 Malalai riceve il premio "Anna Politkovskaya" a Londra e la "Medaglia d'Oro" dalla Regione Toscana.

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